mercoledì 18 marzo 2009

Gevi, la Polizia va in Comune

La Polizia, ieri mattina, ha ‘fatto visita’ al comune di Fondi per acquisire documentazione relativa ai rapporti tra l’amministrazione e la Gevi. Gli agenti della Questura di Latina sono scesi nella piana su delega del pubblico ministero Giuseppe Miliano e si sono soffermati, a lungo, negli uffici del palazzo comunale. Appena una settimana fa erano stati i Carabinieri a recarsi nella sede fondana della società per acquisire documentazione relativa ai rapporti con il comune di Terracina. La società, infatti, ha a lungo rifornito di personale i due comuni. Per Terracina, in particolare, c’è già un’inchiesta aperta sui circa due milioni di euro versati dall’amministrazione Nardi nelle casse della società. In realtà si tratta di uno dei filoni inerenti la più ampia inchiesta sul suicidio del segretario comunale, Martino. Gli inquirenti stanno tentando di far luce sui criteri adottati dall’amministrazione per assumere i lavoratori interinali “prestati” dalla società. La Gevi, al momento, sembra l’epicentro del “terremoto” che sta scuotendo il comune terracinese. Ma prima era Palazzo San Francesco ad aver subito diverse “scosse” di un sisma ancora non terminato. Con la visita degli agenti della Questura di ieri, infatti, si arricchisce di un altro capitolo il “caso Fondi”. Ora si sta cercando di capire se i rapporti tra il comune guidato dal sindaco, Luigi Parisella e la società siano chiari o se nascondano dei “lati oscuri”. Qualche sospetto emergeva già nella relazione presentata dal Prefetto di Latina, Bruno Frattasi al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni in seguito alle indagini della commissione di accesso. Tra le tante anomalie rilevate dagli investigatori che, per cinque mesi, hanno analizzato, da cima a fondo, il comune, c’è anche quella relativa alla nascita del rapporto di collaborazione tra amministrazione comunale e Gevi. Quest’ultima è stata fondata nel 1997 a Napoli e , da diversi anni, ha aperto uno sportello a Fondi. Le indagini serviranno a capire se quelle tante voci sulle presunte commistioni con ambienti poco raccomandabili della società siano o meno prive di fondamento. Intanto a Fondi si continua ad attendere una decisione che potrebbe definitivamente far luce sulla legittimità dell’attuale amministrazione. La richiesta di scioglimento del consiglio comunale è sul tavolo di Maroni dall’otto settembre e, dopo sei mesi di polemiche, tensioni e veleni, la città è ancora in attesa di una risposta.
Riccardo Antonilli

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