Intimidazione, si ricomincia a sparare

Tre colpi di pistola. Così a Fondi ricomincia la tensione. Erano all’incirca le 23 di mercoledì quando ignoti hanno esploso tre colpi calibro 7,65 contro la sarracinesca di Profilo donna, un negozio di parrucchiere in via Fosselle Sant’Antonio. Presumibilmente i proiettili sono partiti da un’auto in corsa. Nessuno è riuscito a vedere l’automobile, qualcuno ha sentito il rumore degli spari, ma nessun frastuono, tanto che gli inquirenti ipotizzano sia stato utilizzato un silenziatore. La strada era completamente al buio a quell’ora e per gli attentatori è bastato aspettare che nessuno passasse. Poi in un attimo, la mano criminale ha abbassato il finestrino e sparato i tre colpi, uno in fila all’altro, prima di fuggire via e far perdere le proprie tracce. La proprietaria 40enne del negozio, P.S., queste le sue iniziali, si è resa conto di quanto accaduto solo ieri mattina, quando è andata ad aprire l’esercizio commerciale. A quel punto ha immediatamente allertato gli agenti del commissariato di Polizia di Fondi, che, guidati dal vice questore Massimo Mazio, sono giunti sul posto. In casi come questo, oltre a raccogliere le testimonianze, sono preziosi i rilievi della Polizia scientifica, che hanno permesso di ritrovare i tre bossoli dei colpi esplosi. La proprietaria ha dichiarato di non aver mai riceuto minacce. La strada era poco trafficata a quell’ora e Profilo donna era chiuso, quindi nessuno si è fatto male. Anche i danni sono risultati abbastanza limitati. Per ora la Polizia sta indagando su ogni fronte. Ma il fatto gravissimo ha il sapore amaro dell’intimidazione in piena regola. Agli agenti il compito di chiarire il perché di un gesto simile contro un negozio, l’ennesimo preso di mira a Fondi. Agli uomini di Mazio il compito di chiarire se dietro l’atto intimidatorio ci siano motivazioni personali, economiche o di altro genere. Le indagini vanno avanti a ritmo serrato, per fare luce al più presto su un episodio che torna a sollevare pesanti ombre sulla situazione dell’ordine pubblico a Fondi.
Riccardo Antonilli