Ormai è guerra aperta. Un conflitto politico caratterizzato da battaglie a suon di interrogazioni e attacchi frontali. Il caso Fondi è approdato nelle “stanze dei bottoni” dove si deciderà, a breve, il futuro dell’amministrazione fondana. E così accanto alla richiesta di ulteriori elementi in merito alle indagini della commissione, avanzata dal Ministro degli Interni Roberto Maroni, sono iniziate le interrogazioni. Da un lato è Raffaele Ranucci del Pd a chiedere di velocizzare i tempi per lo scioglimento del consiglio comunale e dall’altro Gabriele Boscetto del PdL di verificare l’operato del prefetto nella gestione delle indagini amministrative. Intanto sono iniziati gli interventi politici. Ora è il presidente del consiglio comunale Giorgio Fiore a dire la sua per sottolineare le difficoltà economiche che stanno investendo la città. "Mai, negli anni passati, - spiega - si è verificata un’emergenza di tale portata, proprio per la riconosciuta laboriosità della gente di Fondi, popolazione che sa cosa è il lavoro e sa come si cresce e si investe con onestà e spirito di iniziativa, doti forse ignote a chi ha cercato di offuscarne l'immagine tanto genuina. Purtroppo la responsabilità di un baratro annunciato va addebitata, tutta, a quanti, con il supporto di ogni subdolo mezzo mediatico, hanno portato avanti una lotta solo personale e neppur tanto malcelata, lotta che ha fatto sentire i suoi malefici effetti solo sulla gente onesta che da una vita, con il caldo o con il freddo, per 365 giorni all'anno, coniuga la sua esistenza con il verbo del lavoro e della dedizione alla famiglia". Tanto che Fiore non esclude la possibilità di chiedere i danni a chi ha leso l’immagine di Fondi. Una decisione già presa dal primo cittadino Luigi Parisella, che appena un paio di giorni fa era intervenuto sull’interrogazione presentata da Ranucci, definita “priva di qualsiasi fondamento logico e giuridico. Ranucci – ha proseguito il primo cittadino - dovrebbe avere più rispetto delle istituzioni. Se lui ha concluso le indagini, se ha già condannato il comune, se si sostituisce agli inquirenti allora l’interrogazione ha un senso, mentre, in realtà, mi sembra solo un’intrusione fuori luogo che si commenta da se”. Al suo intervento ha fatto immediatamente seguito quello del consigliere comunale d’opposizione Arnaldo Faiola (Fondi Viva) che, dopo aver attaccato l’interrogazione parlamentare di Boscetto, ha “bacchettato” il sindaco per l’attacco al senatore del Pd. Nella stessa giornata anche la deputata del Pd Sesa Amici con Emilio Ciarlo hanno difeso il lavoro di Frattasi dall’attacco, ormai continuo, del centrodestra.
Riccardo Antonilli
Nessun commento:
Posta un commento