martedì 7 aprile 2009

Laboratorio, Parisella chiede un incontro a Marrazzo

Il sindaco di Fondi, Luigi Parisella continua la battaglia per scongiurare la chiusura del laboratorio di analisi dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Ieri mattina il primo cittadino ha scritto al governatore regionale, Piero Marrazzo per chiedere un incontro urgente sull’argomento, utile anche a consegnare di persona le migliaia di firme raccolte nelle scorse settimane. Parisella ricorda che secondo quanto proposto dalla manager della Asl pontina, Ilde Coiro il laboratorio sarà tramutato in un centro prelievi entro il nove giungo. “Su tale inaudita e gravissima decisione, che sconfessa l’indirizzo di politica sanitaria regionale in materia di analitica di laboratorio, - dichiara il sindaco - né Marrazzo né Montino, nonostante siano stati interpellati dal sottoscritto, hanno inteso fornire alcuna risposta, in spregio a ogni senso di leale collaborazione e rispetto istituzionale, più volte invocato in maniera strumentale dal coordinatore locale del Pd Bruno Fiore, che invece di imputare a Marrazzo tale mancata relazione istituzionale, accusa inopinatamente la parte politica e istituzionale disposta al confronto. D’altronde, il danno che sta provocando l’uso dei Poct in termini di inaffidabilità clinica e scientifica, di spreco di risorse finanziarie, di attacco alla salute dei cittadini con episodi di malasanità denunciati espressamente dai primari ospedalieri nell’ambito dell’incontro a cui erano presenti anche gli esponenti politici del Pd, non deve essere più tollerato e consentito”. Per Parisella: “Il laboratorio d’analisi di Fondi, che rientra appieno nei parametri e negli standard qualitativi e quantitativi previsti dalla stessa programmazione regionale, non deve essere degradato a mero punto prelievi, comportando tale scellerata decisione un conseguente depotenziamento ed una oggettiva dequalificazione dell’intera struttura ospedaliera fondana. L’incontro urgente richiesto al presidente Marrazzo – conclude - si colloca nella direzione di testimoniare la volontà di un intero bacino d’utenza di circa 60 mila abitanti, con reparti d’emergenza come l’ostetricia, chirurgia, pediatria, medicina e pronto soccorso onde evitare e scongiurare la chiusura definitiva del laboratorio d’analisi per il 9 giugno”. Una tematica di particolare delicatezza, che sta coinvolgendo da vicino la società civile non solo di Fondi, ma anche di Lenola, Monte San Biagio, Campodimele e Sperlonga. Un esempio può chiarire quanto la questione sia sentita: sul portale Facebook si registrano oltre 1126 iscritti al gruppo “No alla chiusura del laboratorio analisi ospedale di Fondi”.
R.A.

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