mercoledì 6 maggio 2009

Ancora incendi notturni, auto ed escavatori distrutti

Altri attentati incendiari a Fondi. Dopo il rogo doloso ai danni della fabbrica di imballaggi Fidaleo, questa volta ad essere presi di mira sono stati un’automobile e alcuni mezzi edili. Ambedue gli incendi si sono consumati nella notte a cavallo tra lunedì e martedì. L’automobile, una Mercedes classe A, di proprietà di P.S., imprenditrice, è stata completamente distrutta dalle fiamme che l’hanno avvolta intorno all’una meno dieci. E’ stata la proprietaria residente in via Morelli e Salvati, in una palazzina ai piedi della quale era posteggiata la macchina, ad essersi resa conto di quanto stava accadendo e ad aver allertato i Vigili del Fuoco. Le operazioni di spegnimento non sono servite a salvare l’automobile. Sul luogo non sono stati rinvenuti né inneschi né tracce di liquido infiammabile. Per questo non è esclusa l’ipotesi del corto circuito. Sul fatto, comunque, indaga la Polizia. Poco più di un’ora più tardi qualcuno ha gettato del liquido infiammabile nel cortile dove erano posteggiati i mezzi edili della ditta Spanair sulla provinciale Fondi – Lenola, nelle vicinanze del cimitero comunale. In pochi minuti il rogo si è propagato da un mezzo all’altro, coinvolgendo quattro escavatori. Intorno alle 2 e 30, per il calore, è scattato l’allarme a infrarossi della ditta, quindi si sono messi in moto i Vigili del Fuoco e i Falchi – Protezione civile che sono riusciti a salvare dalla forza delle fiamme due mezzi e l’abitazione situata sopra la sede della ditta di noleggio di mezzi d’opera. Anche su questo secondo episodio sono in corso le indagini della Polizia che ha inviato alcuni agenti dalla Questura per effettuare un sopralluogo e ascoltare il titolare. Lui dichiara di non aver mai ricevuto minacce o intimidazioni, l’attività è operativa da poco più di un mese e gli affari andavano bene. Non si può escludere un nesso tra gli ennesimi due episodi criminosi. Se la mano è la stessa ed è autrice anche di qualcun’altro dei tanti fatti che stanno caratterizzando negativamente la città, allora non si può più parlare di bravate ma di strategia del terrore. Il ben poco onorevole obiettivo, in questo caso, sarebbe raggiunto, considerando che la lunga serie di episodi sta preoccupando, come non mai, la cittadinanza fondana. Qualora gli autori fossero diversi, i timori della cittadinanza sarebbero più che giustificati dalla presenza di più soggetti autori di intimidazioni e attentati. La speranza ora è che il lavoro investigativo riesca a far luce,il prima possibile, su questi ultimi due episodi.
Riccardo Antonilli

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