sabato 2 gennaio 2010

M.S. Biagio, duplice attentato alle onoranze funebri

Dopo l’incendio che ha completamente distrutto l’agenzia di onoranze funebri Di Crescenzo, la notte a cavallo tra il 30 e il 31, ignoti hanno sparato due colpi di fucile contro la vetrina della Arof e dato alle fiamme l’auto del titolare dell’attività, Gerardo Soscia. Due fatti gravissimi avvenuti entrambi a Monte San Biagio ai danni di agenzie di pompe funebri. L’auto del Soscia, che gestisce la Arof con il socio Luca Pacione, un fuoristrada Jeep Gran Cherokee era posteggiata in via Roma quando è stata danneggiata dal rogo. Nella stessa notte in viale Europa sono stati esplosi i due colpi di arma da fuoco. Non ci sono dubbi sull’origine dolosa dell’incendo ai danni della Jeep. I Vigili del Fuoco di Gaeta intervenuti sul posto, e impegnati per oltre due ore nelle operazioni di spegnimento e bonfica della zona, hanno rinvenuto i resti di una tanica utilizzata per appiccare il fuoco. Sul fatto stanno indagando i Carabinieri della locale stazione. Ai militari il compito di ricostruire il legame tra incendio e spari e di chiarire quali siano gli eventuali collegamenti con il rogo avvenuto nella notte tra il 20 e 21 dicembre sull’Appia e che ha distrutto l’agenzia Di Crescenzo. Di certo è difficile pensare che i fatti: spari e incendio della scorsa notte e rogo alla Di Crescenzo non abbiano nulla in comune. Per il momento nessuna ipotesi può essere esclusa. Gli episodi che stanno già diventando un caso. Per la prima agenzia andata a fuoco sembrava potesse trattarsi di un corto circuito, ma l’ipotesi è stata accantonata dopo le prime ore. Sugli episodi della scorsa notte, invece, non ci sono dubbi sulla matrice dolosa. Ora, però, inizia a crescere anche la preoccupaizone dei cittadini che nel giro di pochi giorni hanno assistito ad una serie di fatti criminosi di inaudità gravità. Una serie ben più lunga ha caratterizzato la vicina Fondi per un periodo durato circa due anni. Nel caso di Monte San Biagio il settore di appartenenza della due attività prese di mira appare già un punto di partenza investigativo, a Fondi, invece, ad essere stati colpiti sono stati professionisti, aziende ed attività commerciali. Ma questa è un’altra storia.
Riccardo Antonilli

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